COMPORTAMENTI OSSESSIVI NEL BAMBINO 


L’ossessione (da obsidere = assediare) è un’idea che assedia la mente dell’individuo accompagnata da un sentimento di disagio o ansia. Spesso l’ossessione si manifesta attraverso comportamenti compulsivi e ritualizzati che l’individuo non può fare a meno di compiere, pur essendo consapevole dell’apparente insensatezza dei suoi atti.

Le condotte ossessive dunque possono essere sia agite che mentalizzate. Nel bambino sono più frequenti le prime, mentre le condotte mentalizzate sono rare prima della pubertà.

 

  • RITUALI OSSESSIVI 

I rituali ossessivi costituiscono il primo stadio nella genesi dei comportamenti ossessivi.

Durante la fase anale e quella genitale dello sviluppo psicosessuale, il bambino controlla l’angoscia più frequentemente tramite le fobie; il secondo metodo di controllo dell’angoscia più frequentemente usato è il rituale ossessivo. Anche in questo caso, come nelle fobie, la reazione dei familiari a tali comportamenti può favorire una fissazione del bambino ad essi o al contrario può favorire al bambino la necessaria sicurezza per passare in seguito a meccanismi difensivi tipici di un Io più maturo. Un’eccessiva indifferenza, se non proprio un incoraggiamento, o al contrario un atteggiamento coercitivo verso tali manifestazioni favoriscono una fissazione del bambino a questi meccanismi di difesa. 

Di fatto i rituali ossessivi sono molto comuni durante l’infanzia e non compromettono il normale sviluppo; ma è sempre necessario analizzare e distinguere le condotte (agite o mentalizzate) che sono funzionali allo sviluppo maturativo di quel bambino da quelli che al contrario lo impediscono; i rituali ossessivi infatti rappresentano dei tentativi di contenimento di pulsioni vissute come pericolosamente distruttive. Tale contenimento può essere funzionale a consentire all’Io di organizzarsi meglio e reperire gli strumenti più idonei a elaborare l’angoscia in maniera diversa; o, al contrario, un iperinvestimento di tali condotte può essere sintomo di un disturbo nevrotico che impedisce o devia il normale processo di maturazione. 

Esempi di rituali ossessivi tipici sono quelli attuati prima di coricarsi, come il sistemare le pantofole o altri oggetti in un certo modo preciso. Come avviene anche per le fobie nella maggior parte dei casi i rituali ossessivi scompaiono verso gli 8 anni.

 

  • IDEE  OSSESSIVE 

Le idee ossessive sono condotte ossessive mentalizzate molto rare nel bambino e più frequenti nella preadolescenza e nell’adolescenza. Le idee ossessive sono definibili come pensieri che di fatto assediano la mente dell’individuo, che si ripetono continuamente. In adolescenza si manifestano in pensieri con dubbi e continui ripensamenti e con pensieri ripetitivi su svariate tematiche come quelle metafisiche e religiose.