Nevrosi Infantile
Per nevrosi s'intende un disturbo psichico senza causa organica.
E' bene specificare sin da subito che il termine "nevrosi" è un termine generico scarsamente in uso in ambito clinico ad eccezione di alcune scuole di pensiero, come la psicoanalisi, che ne fanno ancora uso.
Il termine "nevrosi" fu introdotto dal medico scozzese William Cullen in un trattato di medicina nel lontano 1777 in cui con questo termine indicava affezioni di tipo funzionale senza infiammazione della struttura ma con una sede organica ben precisa (nevrosi cardiaca, nevrosi digestiva, nevrosi uterina); qualche anno dopo lo psichiatra francese Philippe Pinel sottolineò l'assenza di un substrato organico e il neurologo francese J.M. Charcot a definire la natura prettamente psicologica della nevrosi; in seguito Freud teorizzò alcuni possibili meccanismi psicologici che potrebbero sottendere le nevrosi.
In riferimento alla teoria psicoanalitica dunque la nevrosi del bambino è diversa da quella dell’adulto per il suo elevato grado di plasticità nel suo modo di manifestarsi nel corso dello sviluppo. Per molti autori infatti non è corretto parlare di una struttura nevrotica organizzata e stabile prima dello stadio fallico e cioè prima che si sia verificata una sufficiente differenziazione tra Io e Super-Io, necessaria alla genesi di una nevrosi.
Per altri autori è improprio definire “nevrosi” le patologie che si riscontrano nel bambino di età inferiore ai 4-5 anni. Ciò è dovuto anche alla variabilità e ai cambiamenti della sintomatologia nel corso dello sviluppo infantile. Con la crescita infatti cambiano le capacità dell’Io e l’intero assetto psichico, ciò che dà origine ad un equilibrio precario e a continui riassestamenti.
- PERIODO EDIPICO
Nel periodo edipico dello sviluppo psicosessuale (4/5 - 6/7 anni) il sintomo più frequente è rappresentato dalle fobie.
In questo stadio evolutivo, a differenza delle fobie pregenitali, l’Io del bambino è in grado di attuare delle elaborazioni difensive dell’angoscia utilizzando i meccanismi dello spostamento e della rimozione. Tali sintomi possono comunque consentire il proseguimento dello sviluppo del bambino o al contrario una regressione e fissazione allo stadio pregenitale.
- FASE DI LATENZA
Nel periodo di latenza (6/7 - 11/12 anni) la nevrosi del bambino si manifesta soprattutto attraverso i sintomi dell’inibizione, delle ossessioni e di altri sintomi nevrotici persistenti come fobie semplici e ipocondria.
La caratteristica nevrotica di tali sintomi consiste nel fatto che spesso il bambino è refrattario ad ogni tipo di terapia rieducativa (psicopedagogica, ortofonica, psicomotoria, comportamentale o farmacologica).
Con la pubertà questi sintomi possono aggravarsi dando origine a disturbi d’ansia e disturbi nevrotici in generale.