STRESS E ANSIA
Lo stress è un fenomeno complesso ma è qualcosa con cui dobbiamo convivere in vari momenti della nostra vita.
Lo stress infatti non si può evitare in quanto quotidianamente possiamo essere esposti a condizioni/eventi che facilitano lo sviluppo di reazioni stressanti.
Lo stesso stile di vita diffuso nella società occidentale, spesso focalizzato sull’efficienza, sulla velocità nello scambio di informazioni e sulle prestazioni, più che sulla qualità delle relazioni e delle condizioni di vita, impone e diffonde dei modelli esistenziali di per sé stressanti.
A ciò si aggiungono eventi che accadono e che sono fuori dalla nostra possibilità e volontà di controllo, ad esempio la morte di una persona cara, la perdita del lavoro, malattie, ecc.
Se lo stress viene affrontato precocemente ed in modo corretto è possibile evitarne le conseguenze non solo sulla nostra salute fisica ma anche su quella psicologica che a sua volta si ripercuote sulle nostre relazioni, sul lavoro e sulle nostre scelte.
E’ ormai noto in ambito medico infatti che una buona parte delle malattie (secondo alcuni più del 90%) sono un effetto diretto dello stress o sono aggravate da esso.
Se lo stress non è affrontato in modo corretto può contribuire in modo radicale allo sviluppo di numerose malattie.
Spesso dimentichiamo poi i subdoli effetti dello stress, specie se prolungato, sul corpo e sulla mente, cioè sui meccanismi eziopatogenetici delle malattie.
Lo stress è stato definito come una risposta fisica e psicologica alle richieste e/o pressioni provenienti dall’interno o dall’esterno (ambiente) dell’individuo.
Questa risposta è in grado di attivare le risorse fisiche ed emozionali dell’individuo è ciò determina un aumento di alcuni ormoni nel corpo (come il cortisolo).
Se tali attivazioni sono frequenti o estreme o prolungate, affaticano e danneggiano, producendo diverse sintomatologie.
Questi segnali che il corpo ci manda per “avvertire” che è in corso questo affaticamento psicofisiologico possono assumere la forma di diversi sintomi:
- depressione
- ansia
- rabbia
- irritabilità
- tensioni muscolari (lombalgie, cervicalgie ecc)
- ipertensione
- mal di testa
- cefalee
- stanchezza cronica
- ulcere
- disturbi gastro-intestinali
- patologie cardiache
Inoltre lo stress può talvolta portare a serie patologie come cancro, diabete, cardiopatie, disfunzioni ormonali e facilitare lo sviluppo di malattie infettive, ecc.
Il modo di affrontare e gestire lo stress, cioè le strategie cognitive e comportamentali messe in atto dall’individuo rispetto all’evento stressante, viene denominato stile di COPING.
Molto importante è anche la RESILIENCE o la capacità di recupero psicobiologico, cioè l’insieme di elementi psicologici, biologici e ambientali che permettono di affrontare le situazioni stressanti.
Queste capacità sono differenti per ogni individuo e dipendono da fattori genetici, esperienze relazionali precoci, fattori ambientali e socioculturali.
Eventi stressanti
L’Evento stressante o stressor è un fatto circoscritto che richiede la capacità di adattarsi ad una nuova situazione senza lasciarsi sopraffare.
Il livello di stress che può determinare un effetto stressante dipende sia dalla reale natura/entità dello stressor, si dal modo in cui l'individuo in quel momento percepisce la situazione, sia dagli strumenti che l'individuo possiede per farvi fronte.
Della condizione di stress bisogna quindi valutare:
- tempo e modo in cui si manifesta lo stressor (se l’evento acuto o cronico)
- presenza di altri problemi personali
- il “significato emozionale” dell’evento nell’esperienza del paziente, cioè il suo modo soggettivo di percepirlo
Esempi di eventi stressanti possono essere:
- Morte del coniuge
- Divorzio
- Separazione, problemi in una relazione importante
- Uscire di prigione
- Morte di un familiare
- Problemi economici significativi
- Danni personali, malattie o riguardanti la salute
- Recente matrimonio
- Riconciliazione matrimoniale
- Pensionamento
- Perdita (morte o altro) di un animale domestico
- Malattia di un familiare
- Cambiamento nel numero di litigi con il partner
- Morte di un caro amico
- Trasferimento (casa, nuova città o stato)
- Gravidanza
- Difficoltà sessuali
- Aumento del numero di componenti della famiglia
- Incendio a lavoro
- Cambiamento lavorativo
- Lavorare ad un progetto stressante
- Cambiamento significativo dello stato finanziario
- Cambiamento nella carriera o ricerca di occupazione
- Ipoteca elevata
- Impossibilità di aprire o chiudere un mutuo
- Cambiamento delle responsabilità a lavoro
- Un figlio se ne va di casa
- Problemi con la legge
- Rilevante impresa personale
- Il coniuge inizia o smette di lavorare
- Iniziare o finire la scuola
- Problemi medici
- Cambiamento nelle condizioni di vita
- Cambiamento nelle abitudini personali
- Problemi con il capo/superiore
- Cambiamento delle ore o condizioni di lavoro
- Lavorare regolarmente più di 10 ore al giorno
- Non prendersi regolare riposo o vacanza
- Cambiare scuola
- Natale
- Problemi con un collega o amico
- Cambiamento negli svaghi
- Cambiamento di religione
- Vacanza
- Bassa qualità o quantità del sonno
- Cambiamento nelle abitudini alimentari
Da questo elenco si evince che non solo eventi a connotazione negativa (come perdere il lavoro) possono determinare una reazione di stress bensì anche eventi a connotazione positiva che implicano un cambiamento e quindi necessitano di un nuovo adattamento. Quando il cambiamento non richiede adattamento esso non è in grado di determinare una risposta di stress.
Effetti psicologici dello stress
Come si è detto, ogni individuo può superare più o meno adattivamente lo stress in relazione alla sua capacità di assegnare all’evento stressante un significato affettivo e cognitivo in modo da elaborare strategie di coping finalizzate ad affrontarlo in modo efficace.
Per alcune persone lo stress intenso o prolungato può determinare lo sviluppo di disturbi specifici come:
- Disturbo Post traumatico da stress
- Disturbo Acuto da stress
- Disturbo dell’adattamento
I primi due disturbi, la cui differenza sta nella durata (che per il disturbo acuto è di meno di tre mesi) sono caratterizzati principalmente dai seguenti sintomi:
- paura intensa e sensazione di essere debole e vulnerabile, sintomi depressivi
- riattualizzazione (sensazione di rivivere) dell’evento stressante
- evitamento degli stimoli associati all’evento stressante e ottundimento della reattività generale
- aumento costante dell’arousal (attivazione, agitazione, tensione)